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Fitness come stile di vita

12 Febbraio 2021 | di Diego Cerioli

i mondi di carta - Diego Cerioli

Ormai sono più di trent’anni che mi occupo di attività fisica e della sua applicazione in vari campi a partire dall’età scolare, a sportivi di livello amatoriale e professionistico sino ad arrivare alle proposte per persone over 75, ormai sempre più presenti nei centri Fitness.

In tutti questi anni si è passati dalla forte spinta di massa iniziale della cultura fisica (gli anni ’90) al graduale processo di proposte che si sono evolute nel Fitness e Wellness, ossia il Benessere a 360°.

Sempre più persone si sono avvicinate all’attività fisica in palestra portando al suo interno le richieste più svariate legate al benessere psicofisico: infatti la palestra è di fatto un catalizzatore sociale molto importante.

Il Fitness non è una disciplina sportiva ma uno stile di vita della persona che si realizza attraverso il movimento, l’alimentazione e un approccio mentale adeguato.

Purtroppo il progresso con i relativi comfort ha portato gradualmente all’inattività fisica o ad una drastica riduzione della stessa, con tutte le problematiche di salute che ciò comporta, ovvero sovrappeso, obesità, malattie metaboliche, malattie cardiovascolari e stress.

Come è possibile raggiungere i punti chiave per un buon livello di Fitness?

Sicuramente ci si deve affidare ad un professionista che sia in grado di cogliere le caratteristiche e le esigenze della persona: il Laureato in Scienze Motorie assolve in pieno questo compito.

Il programma dovrà essere progettato dopo aver fatto un’accurata anamnesi e valutazione considerando età, condizioni di salute e grado di efficienza fisica.

L’attività può essere svolta non necessariamente in una palestra anche se è il luogo più adatto per soddisfare questa esigenza.

Infatti possiamo raggiungere l’obiettivo anche nella nostra casa o all’aria aperta e senza particolari attrezzature.

Un altro punto chiave è un’alimentazione corretta ma soprattutto un’alimentazione consapevole sia degli aspetti qualitativi che quantitativi.

L’approccio mentale nell’affrontare questo stile di vita dovrà curare le relazioni socio-affettive, i propri hobby o passioni, gestire lo stress e riposare.

Come si può facilmente intuire, tutto questo passa attraverso la conoscenza della propria “macchina” per poter affrontare questo viaggio che deve durare una vita intera. Ecco perché è importante conoscerla il più presto possibile, proprio per farne un buon uso per più tempo.

Le caratteristiche per un programma di Fitness sono ormai note e dovranno soddisfare alcuni parametri: dovrà essere adatto alle esigenze personali e individuali, completo ed equilibrato, impegnare per un tempo sufficiente ed essere  praticato con costanza e regolarità.

Non dimentichiamo che quando pratichiamo attività fisica subiamo il principio dell’adattamento agli stimoli, sia in positivo che in negativo, pertanto la dose della stessa dovrà essere calibrata in modo ottimale per riceverne il massimo beneficio.

Ogni giorno è indispensabile camminare, fare le scale, ridurre il tempo davanti a Tv e computer o device tecnologici e nel possibile compensare le posture sbagliate con esercitazioni sul posto.

Il Fitness di una persona lo possiamo paragonare ad un tavolino con tre gambe e queste devono avere la stessa lunghezza per essere in equilibrio e per stare in piedi.

E’ fondamentale allenare i tre aspetti principali in forma moderata e senza giungere ad esagerazioni:

  • Training cardio-vascolare
  • Training di forza generale
  • Training elasticità generale.

Alla luce di queste considerazioni, il professionista dovrà capire quale “gamba” del tavolino in esame è più bisognosa di attenzioni, permettendo così un riequilibrio della forma fisica generale.

Tutto questo viene in aiuto non solo all’atleta o a chi pratica uno sport, ma semplicemente a tutte le persone perché abbiamo tutti la necessità di “funzionare” al meglio per svolgere le più comuni attività quotidiane. Possiamo considerare questo stile di vita come un investimento sulla propria persona, una polizza che ci permetterà di essere più autosufficienti in un’età in cui il decadimento motorio rappresenta un grosso problema personale e, di conseguenza, sociale.

Purtroppo con la pandemia legata al Covid è di triste attualità la conseguente chiusura delle palestre e dei centri sportivi, punti di ritrovo non solo dei nostri ragazzi ma di persone di tutte le età.

Questa emergenza ha colpito in modo trasversale ogni aspetto relativo alle attività motorie, anche quelli slegati dal contesto prettamente fisico: l’uomo è un “animale” sociale, non lo dobbiamo dimenticare e non lo possiamo ignorare.

Il Covid ha tolto un bene comune e le nostre istituzioni faranno bene ad occuparsene seriamente.

Questi mesi hanno contribuito a farci prendere uno stato di “forma” ma è la forma del nostro divano… Quindi lasciamoci con questa massima:

“Poco importa la lentezza della tua corsa, sarai sempre più veloce di quelli che stanno sul divano”.

Buon movimento a tutti!

 

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