Martedì 8 Ottobre 2019

Piergiorgio Odifreddi

“Il resto… non sono spiccioli”

Una serata dedicata al matematico e filosofo Giovanni Vailati, a cui si deve il nome della nostra manifestazione, in compagnia di un illustre matematico e logico come Piergiorgio Odifreddi, intervistato da Antonio Bozzo.

Il pensiero e la complessa figura intellettuale di Giovanni Vailati (1863-1909) sono stati attentamente indagati in due giornate di studio tenutesi a Crema, città natale del filosofo, a novant’anni dalla sua scomparsa. I relatori, tra i quali erano presenti i più eminenti studiosi di Vailati, hanno affrontato i diversi aspetti del pensiero dello scienziato-filosofo lombardo, mettendo in luce la fitta rete di relazioni intellettuali che Vailati costruì nel suo costante e diretto confronto con il pensiero europeo contemporaneo.
Studio della logica-matematica con Peano e i suoi allievi, attenzione ai vivaci dibattiti epistemologici europei e, più tardi, partecipazione attiva a quelli suscitati dal pragmatismo, passione per l’economia politica, gli studi psicologici e la riforma del sistema scolastico: a tutto ciò si dedicò Vailati nel corso di due decenni di intensa attività scientifica e culturale. Questi diversi e ampi interessi si coniugano con la convinzione sia dell’importanza dell’approccio storico per lo studio delle discipline sia della necessità di ritrovare, a livello di metodologia di ricerca e di didattica, elementi di unità tra il sapere scientifico e la cultura umanistica.
Nei suoi studi Vailati non abbandonò mai l’abito rigoroso dello scienziato: le teorie sono mondi di carta e come i mondi fisico-materiali possono essere “oggettivamente” indagate; sono, come diceva Pareto, anch’esse “fatti” e come tali possono essere soggette ad un’analisi rigorosa. Da qui l’importanza che assunse per Vailati l’indagine logico-linguistica, come premessa ad un approccio corretto allo studio delle enunciazioni teoriche, e l’atteggiamento analitico conseguente. Da qui anche lo stile scevro di ogni retorica che caratterizza i suoi scritti e che ce lo fa apparire lontano, quasi estraneo, dal mondo della filosofia, e più in generale della cultura, italiana dell’epoca.
Per tutto ciò Vailati fu un intellettuale che risultò necessariamente anomalo nel panorama per molti versi ancora angusto e provinciale dell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento. E per converso la sua figura, lo “strano caso” della sua non-fortuna, le sue sorprendenti aperture nei confronti di personaggi o movimenti destinati a caratterizzare il Novecento ci appaiono oggi particolarmente ricchi di interesse e stimolanti.
Mauro De Zan (Milano 1953) insegna filosofia e storia presso il Liceo Classico “Racchetti” di Crema. Ha pubblicato diversi studi sulla cultura scientifica e filosofica italiana nel Settecento e recentemente si è occupato di problematiche inerenti il mondo della scuola. Collabora a “Società e Storia”, “Rivista di Storia della Filosofia”, “Bioetica” e “Il Voltaire”. È responsabile del “Centro Studi Giovanni Vailati” e ha curato alcune iniziative editoriali dedicate al filosofo lombardo e rivolte precipuamente agli studenti locali.
i mondi di carta | Piergiorgio Odifreddi

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